martedì 28 maggio 2013

50 ANNI DI BLOWIN' IN THE WIND, IL MANIFESTO DELLA PACE DI BOB DYLAN.

Il 27 maggio 1963 usciva negli Stati Uniti 'The Freewheelin' Bob Dylan', secondo Lp di un ragazzo che si avviava a diventare il più famoso cantautore della sua epoca. Dylan aveva compiuto 22 anni tre giorni prima. Il disco si apriva con una canzone destinata a diventare ancora più famosa del suo autore, Blowin' In The Wind.

«Quante strade deve percorrere un uomo/ prima di poterlo chiamare uomo/ e quanti mari deve navigare una colomba bianca/ prima di dormire nella sabbia/ e quante volte devono volare le palle di cannone/ prima di essere bandite per sempre/ La risposta, amico mio/ soffia nel vento».

Pare che Bob Bylan la scrisse in 10 minuti. Cantò "Blowin' in the wind" davanti a Martin Luther King traformandola in un inno del Movimento per i diritti civili. E' stata interpretata da Stevie Wonder, Sam Cooke, Neil Young, Marlene Dietrich come canzone di protesta. Anche se in realtà lo stesso Dylan, sin da quando la cantò in un club per la prima volta, precisò:  "Questa non è una canzone di protesta o qualcosa del genere. Io non scrivo canzoni di protesta".


Oggi questo "inno" compie 50 anni. Esattamente 50 anni fa Bob Dylan camminava sul palco  di Gerde Folk City nel Greenwich Village e la cantava per la prima volta. La canzone, ispirata al vecchio spiritual "No More Auction Block", inizialmente aveva solo due versi, poi venne ampliata.
Il 27 maggio 1963, esattamente cinquant'anni fa, la Columbia Records pubblicava «The Freewheelin' Bob Dylan», secondo album di Dylan, in cui dodici pezzi su tredici stavolta portavano la firma di Mister Zimmerman.


A questo speciale anniversario è dedicato anche il libro del giornalista Alberto Crespi, si chiama"Quante Strade Bob Dylan e il mezzo secolo di Blowin' in The Wind" ed è edito da Arcana.

'Quante strade' analizza il significato e l'eredità di Blowin' In The Wind per raccontare i 50 anni di storia che ha attraversato. Un percorso nell'America degli anni '60 anche attraverso interviste inedite a Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Furio Colombo, Mariano De Simone, Walter Veltroni, Ernesto Bassignano e Alessandro Portelli.

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