martedì 7 maggio 2013

PERCHE' IL SALE FA MALE???


Per natura, l'essere umano è attratto dal sapore salato. Il risultato? Consumiamo tr
oppo sale (circa 10 gr al giorno, contro i 4-5 gr raccomandati), in genere senza nemmeno rendercene conto, dato che nell’industria alimentare si esagera regolarmente con questa sostanza nella preparazione dei prodotti. Questo consumo eccessivo è pericoloso per la salute, ma anche per la linea. Spiegazioni e consigli per liberarsi da questa cattiva abitudine.

Alimenti ambivalenti
I pro. Il sale, (ossia il cloruro di sodio), è necessario al funzionamento dell'organismo. In particolare, è grazie all’equilibrio potassio/sodio che si realizza l'equilibrio idrico del corpo. Se non si consuma sale a sufficienza, si può andare incontro alla disidratazione. D'altronde, il sale è essenziale per il piacere gustativo, poiché serve a valorizzare il sapore degli alimenti. Senza sale i piatti sembrano insipidi.
I contro. Assumere troppo sale (più di 4-5 gr al giorno) è nocivo per la salute: fa male allo stomaco, aumenta le quantità di calcio nei reni e, soprattutto, aumenta il rischio di ipertensione arteriosa, è fonte di malattie cardiache e cerebrali. Il consumo eccessivo di sale favorisce anche la ritenzione idrica e la formazione di edemi. Infine, il sale stimola l'appetito: più una pietanza è salata, più si ha voglia di continuare a mangiarne. Il sale può essere, quindi, anche se indirettamente, responsabile dell’aumento di peso.

Le ragioni del consumo eccessivo di sale
Si può dire che l'abuso di sale non è causato dalla presenza costante della saliera sulle nostre tavole, ma piuttosto dalle quantità di sale presenti negli alimenti. I tre quarti del cloruro di sodio che ingeriamo, infatti, derivano da prodotti salati durante la loro preparazione artigianale o industriale: pane e prodotti di panetteria, salumi, formaggi, piatti pronti, pizze, torte salate, minestre in scatola, sandwich, cereali e anche succhi di frutta, bibite, latticini zuccherati, biscotti... Ecco alcuni esempi:
100 g di ketchup = 4 gr di sale
1 ciotola di minestra (250 ml) = 2,5 gr
1 trancio di pizza (200 gr) = 2,6 gr
50 gr di cornflakes = 1 gr
1 fetta di prosciutto crudo (45 gr) = 0,8 gr
1 yogurt alla frutta = 0,2 gr
150 gr d'aringa affumicata = 2 gr
1 bignè al cioccolato = 0,4 gr
6 biscotti tipo wafer = 0,5 gr

I segreti per diminuire le quantità di sale
Consumare meno sale è necessario se si vuole preservare la propria salute. Per farlo, basta cambiare le proprie abitudini e, soprattutto, resistere anche se l'alimentazione sembra insipida. Dopo 3-4 settimane circa, le papille gustative diventeranno più sensibili al sapore salato e si accontenteranno di meno sale.
- Togli la saliera della tavola. Spesso aggiungiamo altro sale sui piatti dopo aver assaggiato! È meglio salare in cucina: metti solo il sale necessario. Evita di usare il sale grosso, i cui cristalli ingombranti favoriscono il sovra-consumo. È meglio optare per i “sali falsi”, dei miscugli di sale e di spezie, a volte arricchiti in vitamine, minerali... (li trovi in farmacia e nei supermercati).
- Modera il consumo di alimenti salati. Attenzione all’abuso di salumi, formaggi, conserve, piatti pronti. Vacci piano con l’acqua minerale.
- Evita i piatti che contengono più di 1gr di sale per porzione. Spesso, il tasso di sale è indicato sull’etichetta o, in caso contrario, è calcolabile moltiplicando per 2,5 quello di sodio.
- Truffa. Per la maggior parte, il sale può essere sostituito da condimenti, aromi e spezie che hanno il potere di aumentare il gusto degli alimenti.
- Mangia molta frutta e verdura. La loro ricchezza di potassio neutralizza, in parte, gli effetti nocivi del sodio.

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